Incombe da sempre sulla Sardegna e sul suo destino, come molti sostengono, la maledizione di un passato assai ingombrante. Non è solo una constatazione storica, è una ferita aperta sulla carne viva del presente. Perché molte delle pene attuali paiono essere l’eredità di occasioni perdute o, meglio, rifiutate, nel passato. Quest’Isola ha avuto non poche opportunità di avanzare nel progresso, che ha perso per sventatezze o insulsaggini varie. I suoi numerosi corteggiatori forestieri, richiamati sia dalle sue attrattive geografiche (l’essere l’ombelico del Mediterraneo), sia da quelle territoriali (le sue ricchezze e particolarità ambientali) li ha, infatti, quasi tutti rifiutati o respinti. In nome di una (forse) malintesa chiusura autarchica.