Pietro Sedda è chino sul braccio di un ragazzo vestito di nero, barba corta e curata, t-shirt e berretto. Nella sala dove tatua non si può entrare. L'attesa si consuma intorno a un tavolo dove sono sistemati magazine e libri d’arte e si viene bombardati da
Una delle migliori definizioni del dono l’ha fornita Theodor Adorno in Minima Moralia: «la vera felicità de dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario». Questa felicità implica un certo grado di immedesimazione nell’altro. Nell’idea della gioia che proverà chi quel regalo andrà a riceverlo.
Una Eleonora d’Arborea contemporanea, coloratissima e pop è comparsa l’anno scorso a San Gavino. Ha gli occhi grandi e il trucco pesante. È nuda. In mano tiene dei fiori di zafferano, sul braccio un tatuaggio col simbolo della sua casata e un falco - il
Ha vinto un talent ma i suoi piedi rimangono ben piantati a terra, nella strada dove la sua arte è nata, è cresciuta negli anni. Le persone lo fermano per farsi una foto con lui, «Moses, sono venuta qui solo per te», e lui sorride,
L'origine era un richiamo costante. L’idea dell’Isola, la necessità di una sorta di “ritorno a casa” in quella che “casa” lo era solo fino a un certo punto - in primis un’origine, appunto, e poi uno spazio aperto ricco di possibilità, e un luogo dove
