Una delle migliori definizioni del dono l’ha fornita Theodor Adorno in Minima Moralia: «la vera felicità de dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario». Questa felicità implica un certo grado di immedesimazione nell’altro. Nell’idea della gioia che proverà chi quel regalo andrà a riceverlo. «Ciò significa – scrive il filosofo tedesco – scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace».