La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Tutti i volti della solitudine

Era agosto, e faceva un caldo pesto. Ho iniziato a bussare alle case di piccole città fantasma. Dietro a quelle porte che si schiudevano lente, ho incontrato volti, sguardi, storie. Molti erano anziani. Quasi tutti, titubanti. Nessuno, mi ha mandato via. Anzi. Qualcuno, mi ha detto: ‘resta’». Inizia così la dieci giorni, in dieci paesi diversi della Sardegna, compiuta da Gianluca Vassallo, fotografo e artista. Un viaggio lungo la schiena dell’Isola, quella lontana dagli azzurri folgoranti delle coste, solcata dalle rughe di fatica di uomini sopravvissuti alla povertà e alla solitudine. La città invisibile (questo il titolo della mostra in scena a Cagliari, fino al 6 gennaio, negli spazi della Fondazione di Sardegna), è un progetto di arte pubblica firmato da Vassallo e curato dall’architetto Roberto Cremascoli nell’ambito della piattaforma per AR/S Arte Condivisa: in tutto 106 immagini, un video e una ricerca scientifica sullo spopolamento elaborata dal collettivo Sardarch Architettura.