La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

La ricchezza dei vitigni e il muro delle regole

La nostra Penisola è rinomata per la moltitudine dei vitigni presenti e per tutti i vari territori dove è possibile coltivare la vite (da zone limitrofe al mare, fino a zone di montagna, con i vari sottosuoli diversi ad accogliere le viti). Il mix di varietà e aree di produzione diverse porta a un numero di vini vastissimo che fa salire alle stelle l’indice della biodiversità. Tutto ciò, ovviamente, è regolato da disciplinari che stabiliscono in quali zone e con quali uve si possono ottenere i vini al fine di potergli dare un determinato nome e immetterli sul mercato. Regole che compongono la legislazione vitivinicola e che danno origine alle Docg, alle Doc, alle Igt e, infine ai generici vini rossi, bianchi o rosati senza alcune Denominazione (per il significato delle sigle vedi sotto ‘Le parole del vino’). In teoria, questo sistema dovrebbe rappresentare una piramide qualitativa al cui vertice troviamo la Docg. Purtroppo non è così.