La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Le multinazionali non sono la manna

In una regione come la Sardegna, segnata da una penuria cronica di lavoro e da un sistema economico frammentato in piccolissime imprese, gli investitori più attesi e graditi sono le grandi multinazionali. In qualsiasi settore operino, queste imprese costruiscono o rilevano grandi superfici, creano centinaia di posti di lavoro, organizzano grandi quantità di persone e di merci, attivano un indotto di produttori e di servizi, cambiano le prospettive di interi territori. Le multinazionali sono giganti economico-finanziari che localizzano le loro produzioni di beni o servizi sulla base di strategie globali, definite a molta distanza dalle sedi produttive e modificate senza interpellare sindacati e lavoratori, né istituzioni pubbliche nazionali e locali. Arrivano, assumono centinaia di lavoratori e lavoratrici, introducono nuove forme di organizzazione del lavoro e degli orari, spesso beneficiano di incentivi e altre condizioni di vantaggio, e se si modifica il quadro globale delle opportunità possono decidere di andarsene in qualsiasi momento, così come annunciare drastiche riduzioni del personale o trasferimenti in altre sedi, ma anche nuove assunzioni.

L’articolo completo sul numero in edicola. 

Scritto da