La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

L’eccentrico Lawrence folgorato dai colori

u l’impulso inarrestabile a muoversi – Comes over one an absolute necessity to move, recita il folgorante incipit di Mare e Sardegna – che nel gennaio del 1921 spinse David Herbert Lawrence e la moglie Frieda von Richtofen a visitare la Sardegna. Il viaggio durò nove giorni: da Cagliari, dov’erano sbarcati provenienti da Palermo, all’interno dell’Isola (Mandas, Sorgono, Nuoro) e infine, ultima tappa, Terranova, cioè Olbia. Erano partiti da Taormina, dove avevano preso casa nel marzo del 1920 e dove sarebbero rimasti – con qualche intermezzo, tra cui appunto la Sardegna – sino all’aprile dell’anno successivo. Dopo l’Italia, che la coppia lasciò nel 1922, ci furono Ceylon, l’Australia, le isole dei mari del Sud, la California, Taos. Nel 1925, il ritorno in Europa.
Era stato nel 1919 che Lawrence e Frieda avevano detto addio all’Inghilterra, diretti, come quasi sempre in quegli anni gli intellettuali del nord Europa, verso il sud.

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