La Sardegna di oggi per la Memoria di domani

di Andrea Deidda – Nelle calde domeniche invernali, privilegio del tempo concesso solo a poche città in Italia, mangiare un piatto di spaghetti con la polpa di ricci, magari seduti nei chioschi davanti al mare, era una delle cose assolutamente da fare a Cagliari. Un appuntamento fisso, sino a due anni fa. Poi gli estimatori di questa prelibatezza si sono letteralmente visti portare via il piatto dalla tavola: tanti chef e ristoratori, colpiti da una campagna di sensibilizzazione nata sui social network, da un giorno all’altro hanno deciso di levare dai menù le pietanze a base di ricci. Terrorizzati al solo pensiero di non poterne davvero mangiare mai più. La previsione, forse, è apocalittica, ma chi conosce bene i fondali della Sardegna sa che i ricci in mare non si trovano più come una volta. E lo sanno gli esperti dell’Università, convinti che si debba mettere un freno alla pesca… (continua)