La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Quelle divine donne, tessitrici di destini

La tessitura si è evoluta in tutto il mondo fin dagli albori del tempo con uno strumento che ha assunto differenti caratteristiche a seconda del luogo in cui veniva realizzato. Di ginepro e castagno, di olivastro del Mediterraneo o del più nobile ulivo, il telaio da sempre trasforma l’immaginazione della tessitrice, concretizzandola nel tessuto, un prodotto estremamente prezioso. Allo stesso modo, ha influenzato l’immaginario comune diventando metafora dell’esistenza umana e di quella vita che, dalla materia grezza, era prima cardata e in seguito filata. È presente nell’arte e nella letteratura fin da epoche remote, poiché lontanissimi nel tempo sono l’utilizzo del telaio e la creazione del tessuto. È significativo come le figure del passato che rappresentano quest’arte siano donne più potenti degli stessi dei; tessevano il destino degli uomini e in seguito ne decretavano la morte tagliando il filo della vita. Erano le Parche romane, le Moire nella civiltà greca e le mitiche Norne del mondo nordico…

di Cristina Caboni

Scritto da