La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

Tribunale di Tempio, stato di (semi)diritto

Lo scorso gennaio è stato inaugurato l’Anno giudiziario del distretto sardo. I temi rimarcati dal presidente della Corte d’appello di Cagliari, Gemma Cucca, sono stati le gravi carenze di personale negli uffici e nell’organico delle toghe, l’aumento dei carichi di lavoro, la rivendicazione dell’indipendenza dei magistrati, la necessità di risolvere la vertenza dei giudici onorari e l’allarme sulla crescente criminalità legata ai traffici di droga. I problemi si riflettono direttamente sui tempi dei processi. In due anni, per via della lunga durata dei giudizi, le cause si sono quasi quintuplicate: si è passati dalle trenta del 2017 alle 142 del 2018. In questo modo, l’esigenza di una giustizia certa e rapida viene completamente a mancare. A ciò si aggiunga la soppressione delle sedi distaccate dei vari tribunali, risultato di una riforma voluta dal governo Berlusconi, la quale ha fatto sparire, ad esempio, la sede di Olbia. Per questo, oggi, merita un’attenzione particolare il tribunale di Tempio Pausania…

Andrea Viola

 

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