La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
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Ottobre 2016

Gli stili e le forme di ospitalità sono una delle caratteristiche della pluralità delle culture, distanti dal freddo e diffidente saluto degli urbani contemporanei. Lo afferma Pietro Clemente, forse il più importante componente di una fortunata “scuola di antropologi sardi” (tra cui Giulio Angioni, Bachisio

Fu una specie di miracolo. L’incontro tra una scelta una volta tanto azzeccata e coraggiosa da parte della politica, un gruppo di giovani laureati di talento, un imprenditore più che coraggioso, temerario. Tutto nel momento giusto: proprio quando Internet – dopo aver trascorso decenni di

In giro del mondo in solitario senza scalo. Da Cagliari a Cagliari. Prima il Mediterraneo, lo stretto di Gibilterra, il Capo di Buona Speranza, quindi in senso orario attorno all’Antartide a sud dell’Oceano Pacifico, poi Capo Horn, l’Atlantico, di Nuovo Gibilterra, di nuovo Cagliari. è

Vestirsi a festa, di sera, per andare ad ascoltare i poeti. Succede a Seneghe, cuore pulsante del Montiferru. Da più di dieci anni un rito che la gente del posto reitera con affetto, consapevole dell’eccezionalità del gesto. Si spengono i telefonini e si accende l’anima.

C'è un luogo nel Medio Campidano che improvvisamente interrompe la noiosa monotonia della pianura antropizzata. Montevecchio, circondato dalle montagne dell’Arburese, nella Sardegna sud-occidentale, è quel borgo silenzioso dove la natura si sta riprendendo gli spazi, un tempo teatro di operosità mineraria. Bastano pochi chilometri di

Il più imponente sequestro della stagione, e in assoluto della storia sarda, è scattato ad agosto quando ancora le piantine di cannabis erano basse. Ai piedi del monte Pino, tra Olbia e Telti, sono stati scoperti 4mila ceppi di cannabis. Presto sarebbero diventati l’ennesima maxi

Gli occhi dei Giganti di Mont’e Prama ricordano moltissimo, anche senza alcun ritocco, la “chiocciolina” di Internet. La ricordano così tanto che l’illustrazione della nostra copertina è il risultato di un lungo confronto della redazione col bravo (e paziente) Carlo Giambarresi attorno alla “chiocciolinizzazione” degli