La Sardegna di oggi per la Memoria di domani
 

I nostri grandi passiti che sfidano il Porto

Qualche mese fa, su queste pagine, abbiamo parlato dei vitigni aromatici della Sardegna. Moscato, Malvasia, Nasco, varietà uniche che danno origine a vini dolci incredibili. Visto il periodo, vale ora la pena di soffermarci però sui vini da fine pasto ottenuti da uve a bacca rossa. Nell’Isola, oltre al noto e diffuso Cannonau, abbiamo il Carignano. Da entrambe le uve vengono ottenuti dei vini attraverso l’appassimento dei grappoli. Il grande maestro Gino Veronelli amava chiamare queste tipologie “da meditazione” riferendosi al fatto che più che dolci, passiti o liquorosi sono vini che vale la pena degustare con calma, davanti a un pensiero, a una chiacchiera, a un meditare, appunto. La Sardegna vanta una storia antica a riguardo.

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