Il 27 settembre 2019 avrebbe compiuto cento anni. Non un’età così improbabile in Ogliastra, una delle quattro blue zone del pianeta, terra di centenari dal misterioso codice genetico. Maria Lai, artista di Ulàssai che ha stregato il mondo coi suoi fili, i suoi pani, i suoi telai, la sua grazia di bambina novantenne, quest’anno viene celebrata con una straordinaria concentrazione di mostre, protagonista indiscussa di una ribalta che le era stata negata in vita. I saloni più prestigiosi dell’arte internazionale, da Kassel alla Biennale di Venezia, da New York a Palazzo Pitti a Firenze, l’anno scorso le hanno dedicato mostre e allestimenti raffinati, ma è senza dubbio quest’anno, in occasione dei festeggiamenti del centenario, che il suo nome e il suo lavoro incontrano il plauso della platea internazionale con prestigiose sedi museali che fanno a gara per ospitare i suoi lavori. In occasione dell’anniversario, il calendario dei convegni e degli eventi si arricchisce di giorno in giorno (alcuni, come quelli in scena a Ulàssai, Cagliari e Sassari, sono già iniziati) e si moltiplicano le inaugurazioni di esposizioni e collettive: all’istituto d’arte moderna di Valencia, Maria Lai sarà in scena fino ad aprile; al Maxxi di Roma sono al lavoro su una rassegna che riprodurrà anche le stanze della sua casa di Cardedu; al museo del Novecento di Firenze protagonisti sono i suoi presepi, simbolo del risveglio e del cammino dei pastori; al Musma di Matera si stanno contattando collezionisti da tutta Italia per realizzare una sua personale. Ma non è tutto, perché anche Milano è al lavoro su una grande retrospettiva diffusa che si terrà nel 2020, in diversi luoghi della città (Palazzo Reale, Museo del Novecento, Galleria d’Italia), mentre secondo i più informati, a Londra, dopo la vendita record di un suo Lenzuolo battuto all’asta da Christie’s, si stanno concludendo le trattative a firma di una nota galleria. Insomma, un tributo mondiale che vede anche la Sardegna, la sua amata Isola, in primo piano nell’organizzazione delle celebrazioni: al Museo del Carmelo di Sassari, per la prima volta, si fa luce sull’intero corpus di opere monumentali con la mostra intitolata Art in Public Space, mentre a Ulàssai, il suo paese natio, il 19 dicembre scorso si è inaugurata Maria Lai. Opera e pensiero, esposizione che prende il nome dal titolo della tesi di laurea conferitale honoris causa nel 2004 a Cagliari. Concepita come un itinerario tra i boschi e il paese, la rassegna darà modo al visitatore di percorrere tredici stazioni tematiche all’insegna di una reale condivisione della sua esperienza estetica.