Il tono è basso e le parole scivolano leggere tra le labbra sensuali, bellissime. Nonostante i natali nell’isola e la sua sardità radicata, a tratti persino esibita, Caterina Murino non tradisce neppure un pizzico d’inflessione campidanese, terra in cui è cresciuta ma che ha presto abbondanato.
Sul viso lampi di commozione subito dopo essere stata insignita del “Mamuthone ad honorem” di Mamoiada, onoreficienza che prima di lei hanno ricevuto anche altri sardi (tra cui Cossiga a Paolo Fresu) per aver dato lustro all’isola nel mondo. Alla premiazione ci sono tutti, dal sindaco agli amici di una vita. Compresa una scia di bimbi e paesani curiosi, attratti da quella sua camminata timida e un po’ sexy, che sembra essere uscita fuori da un film di Scola .