La Sardegna di oggi per la Memoria di domani

Prima dell’Aga Khan e della Costa Smeralda venne l’ESIT, l’Ente Sardo Industrie Turistiche. È convinzione comune che la Sardegna e il turismo su larga scala si siano incontrati per la prima volta agli albori degli anni Sessanta, quando il principe ismaelita si mise in testa di trasformare le coste di Arzachena nel paradiso del jet-set internazionale. Ma qualcosa in realtà era già accaduto almeno un decennio prima. Nel 1950 la Regione Sardegna – il presidente era Luigi Crespellani – decise di puntare forte sull’“industria del forestiero”, come usava dire allora, tenne a battesimo l’Ente Sardo Industrie Turistiche (ESIT) e lo affidò al consigliere regionale monarchico Enrico Pernis. Si era scoperto, finalmente, che le spiagge non potevano rimanere una meta per le mucche al pascolo e per qualche eccentrico pioniere, ma avrebbero potuto rappresentare il fiore all’occhiello della nascente industria delle vacanze.

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