“Poi col tempo tutti avrebbero accolto la cancellazione come la conclusione naturale della vicenda, se si escludevano gli avversari del regime, pochi e inoffensivi, ormai. Tutti l’avrebbero trovata giusta. Lussu sarebbe restato in carcere, nient’altro contava. Infine l’oblio. Totale, come una straordinaria eclisse. Di lui sarebbe rimasta solo l’immagine del sovversivo che a sangue freddo aveva ammazzato il giovane martire nel cui nome ora marciava un manipolo cittadino.” (La cancellazione, cap . XXII, p.126)
Nessun oblio, invece, a quarantatré anni dalla morte di Emilio Lussu, uomo dal multiforme ingegno, personalità dalle mille sfaccettature: intellettuale e scrittore, già eroico combattente durante la Prima Guerra Mondiale, tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione, antifascista, fuggiasco ed esule, tra i fondatori durante l’esilio del movimento Giustizia e Libertà, membro dell’Assemblea costituente, senatore per quattro legislature e, infine, ministro. Quarantatré anni durante i quali l’aura mitologica che accompagna il suo nome non è stata scalfita e la sua figura, il suo pensiero, la sua opera letteraria sono ancora centrali nel dibattito politico e culturale in Sardegna così come nel resto d’Italia. A testimoniarlo, la recente pubblicazione di due libri: il primo è La cancellazione un romanzo storico di Mariangela Sedda uscito ad aprile per i tipi de Il Maestrale che ripercorre i giorni che videro appunto la cancellazione di Emilio Lussu dall’albo degli avvocati cagliaritani; il secondo è L’Altipiano. Emilio Lussu ottant’anni dopo, uscito a giugno per l’editore Ediesse, a cura di Jacopo Onnis che, partendo dalle affascinanti vicende che portarono alla scrittura e alla pubblicazione di Un anno sull’Altipiano, ne ripercorre la fortuna storica e letteraria oltre che l’attualità politica e culturale con una raccolta di 16 saggi scritti da altrettanti autori (fra i quali Manlio Brigaglia, Giovanni De Luna, Goffredo Fofi, Mario Monicelli, la stessa Mariangela Sedda e Maria Giacobbe).
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Nella foto (collezione Caneva) Emilio Lussu è il primo a sinistra sul Monte Zebio, Altopiano di Asiago